Nella vita ci si può innamorare di tante cose: donne, uomini, dischi, cani, Vespe… Io mi sono innamorato di un libro: Infinite Jest, di David Foster Wallace. Un romanzo di più di 1400 pagine, ma che alla fine ti lascia il rimpianto che non fossero tremila o cinquemila. L’enorme affresco di una società schiava di tutti i tipi di dipendenze, una galleria di personaggi commoventi e strampalati, una collezione di storie grandi e piccole, la realtà su carta più reale del reale, violenza, paranoie, deformità, prestigio, telefonate, grandi manovre e piccoli drammi quotidiani.
Se vi ho incuriosito, leggete la mia recensione.
Infinite Jest di David Foster Wallace, la recensione

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